Caro carburanti, il Presidente Faib Parma Broggi: “Per noi gestori il danno è doppio. Chiediamo la sterilizzazione dell’iva, la diminuzione delle accise e un tavolo di crisi”

“Questi rincari ci penalizzano. Da una parte dobbiamo pagare di più il carburante, ma dall’altra c’è una restrizione dei consumi. La gente gira meno, quindi per noi il problema è doppio”. Con queste parole Alessandro Broggi, Presidente della Faib Parma, la Federazione Autonoma Italiana benizinai di Confesercenti, commenta sulla Gazzetta di Parma di oggi, in un articolo di Pierluigi Dallapina, la situazione che vede i benzinai tra l’incudine e il martello, perchè i prezzi sono alle stelle e le casse sempre più vuote.

Per i benzinai questa è la tempesta perfetta – si legge nell’articolo – e di passare come quelli che si gonfiano il portafoglio grazie alla bolla dei rincari non hanno nessuna voglia. Perchè i loro margini sono briciole.

Nell’articolo si spiega come il margine per il gestore sia soltanto l’8% sulla benzina e il 9% sul gasolio, mentre accise e iva pesano sul prezzo finale per il 65% nel primo caso e per il 59% nel secondo. Sono riportate anche le testimonianze di alcuni gestori che sottolineano tra le altre cose come il prezzo attuale sia frutto di speculazione, raffrontando il prezzo del petrolio al barile che nel 2008 era 148 dollari, quando il diesel alla pompa costava 1,56 euro, con il costo attuale di 101 dollari che genera un prezzo alla pompa di 2,13 euro. Concetto sottolineato dal Ministro della Transizione Ecologica Cingolani nei giorni scorsi.

Per questo la Faib ha lanciato una provocazione chiamata “impianti in penombra” che consiste nello spegnere parzialmente le luci dei distributori tutti i giorni dalle 19 alle 7 (restano accese le luci di sicurezza e quelle dell’area self). Un modo perf risparmiare sulla bolletta della luce.

“Noi gestori siamo l’ultima ruota del carro”, spiega nell’intervista il Presidente Broggi, che negli ultimi giorni lamenta un calo vendite attorno nal 40%, che illustra anche le proposte della Fiab: “Abbiamo chiesto al Ministro della Transizione Ecologica la sterilizzazione dell’iva, una diminuzione delle accise e, fatto più logico di tutti, l’apertura di un tavolo di crisi al Ministero”.