Decreto Sostegni Bis: ecco gli interventi principali per le imprese

Il Governo ha approvato il Decreto Sostegni bis, un provvedimento ampio che contiene i ristori a fondo perduto, misure per la liquidità, un pacchetto per il lavoro, il rifinanziamento del Rem di altre quattro mensilità (giugno, luglio, agosto e settembre 2021), fino ad uno stanziamento ad hoc di 100 milioni per le attività chiuse e fondi a favore di agriturismi e aziende vitivinicole. Stanziamenti anche a favore della sanità e della lotta al Covid. Vengono rifinanziati con un totale di 1,6 miliardi gli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese.
Vediamo le principali misure previste per le imprese.
Al turismo oltre 3 miliardi
Oltre 3 miliardi saranno destinati al settore del turismo, con 100 milioni destinati ai lavoratori della montagna e dei comprensori sciistici, 150 milioni per i tour operator, le agenzie di viaggio, le guide turistiche e le imprese del settore, e un fondo da 50 milioni di euro istituito presso il ministero dei Beni culturali per il rilancio del turismo nei siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. Viene inoltre riproposto un nuovo indennizzo di 1.600 euro per i lavoratori stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali.
Ristori a fondo perduto: fondi per 15,4 miliardi
Per quanto riguarda i ristori economici a sostegno di aziende e partite IVA, il governo ha stanziato in tutto 15,4 miliardi di euro a fondo perduto, di cui 8 miliardi erogati dall’Agenzia delle Entrate in base alla perdita di fatturato tra il 2020 e il 2019. Come già nel precedente Decreto Sostegni, il contributo non potrà superare i 150mila euro. In alternativa, si potrà scegliere di ottenere un contributo calcolato sulla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e quello dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. In questo caso il governo ha stanziato 3,4 miliardi di euro, ma ne può beneficiare solo chi ha avuto un calo medio mensile di fatturato che sia al massimo del 30% tra i due periodi. Oltre al criterio del fatturato, il decreto introduce anche un fondo basato sul risultato economico di esercizio di fine anno, cioè la differenza tra ricavi e costi, per cui il governo ha stanziato 4 miliardi di euro “a conguaglio”.
Per le attività chiuse fondo da 100 milioni
Il decreto prevede anche lo stanziamento di 100 milioni di euro per l’istituzione di un fondo chiamato “Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse“ che servirà a sostenere le attività economiche che siano rimaste chiuse per un periodo complessivo di almeno quattro mesi tra il primo gennaio 2021 e la data di conversione in legge del decreto.
Misure liquidità fino dicembre
Tra gli interventi inseriti nel provvedimento la proroga al 31 dicembre delle misure per la liquidità delle imprese e l’estensione da 6 a dieci anni della durata massima dei finanziamenti con garanzia pubblica.
Proroga credito imposta per affitti d’azienda e taglio bollette
Non solo contributi a fondo perduto: per le imprese danneggiate dalla crisi Covid la bozza del decreto Sostegni bis prevede una serie di altri aiuti, dagli affitti alla Tari alle bollette. Nel dettaglio viene rinnovato il credito d’imposta per i canoni di locazione per 5 mesi, da gennaio a maggio, per le imprese che hanno registrato perdite del 30% nei confronti tra 1° aprile 2020-30 marzo 2021 e lo stesso periodo 2019-2020, mentre viene prorogata fino al 31 luglio la misura per imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e tour operator. Vengono poi stanziati altri 150 milioni per abbattere gli oneri delle bollette elettriche e viene creato un fondo da 600 milioni per i Comuni per ridurre la Tari alle attività chiuse per decreto o comunque interessate dalle restrizioni anti-Covid.
Viene previsto anche un credito d’imposta per aziende e professionisti, pari al 30 per cento delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio ed agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori.
Nuovo stop cartelle fino al 30 giugno
Arriva inoltre uno stop per altri due mesi per le cartelle esattoriali: la macchina della riscossione resterà ferma ancora fino al 30 giugno e ripartirà quindi dal 1° luglio. Resteranno validi, però, gli eventuali provvedimenti adottati o gli adempimenti svolti dall’Agenzia della Riscossione tra il 1° maggio e l’entrata in vigore del decreto. Confermato lo slittamento della plastic tax al 1° gennaio 2022.
Lavoro
Per quanto riguarda il lavoro, il decreto prevede in via straordinaria fino al 31 ottobre 2021 l’istituzione di un contratto di rioccupazione, un contratto a tempo indeterminato incentivato con l’esonero contributivo totale per sei mesi, fino a 6mila euro su base annua, per reinserire i disoccupati nel mercato del lavoro. Per le aziende che chiedono la cosiddetta “cassa integrazione COVID” entro il mese giugno il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto, mentre le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali ma non potranno licenziare mentre utilizzano questa cassa.
È stato rifinanziato il cosiddetto “reddito d’emergenza”, introdotto con il Decreto Rilancio del maggio 2020, prorogato fino a settembre, per cui è stato previsto uno stanziamento di quasi 900 milioni di euro per il 2021. Per quanto riguarda la scuola, il decreto stanzia 470 milioni per affrontare l’emergenza: 350 milioni andranno alle scuole statali, 50 alle paritarie e 70 milioni saranno destinati agli enti locali per l’affitto di strutture temporanee e spazi per svolgere le lezioni.
Sicurezza nei luoghi di lavoro, risorse per 13,4 milioni
Per la sicurezza nei luoghi di lavoro stanziati 3,4 milioni per il 2021 e 10 dal 2022. Risorse che serviranno a rafforzare i servizi erogati dai Dipartimenti di prevenzione per la sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro, da parte delle Regioni e gli enti del Servizio sanitario nazionale per assunzioni, dirigenti medici e tecnici della prevenzione, con contratti a tempo indeterminato.
Pacchetto da 2 miliardi all’agricoltura
Previsto anche un pacchetto da 2 miliardi per l’agricoltura. Per l’indennità operai lo stanziamento è di 448 milioni; 72,5 milioni di euro sono previsti per l’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali dei datori di lavoro e lavoratori autonomi delle aziende agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, comprese le aziende produttrici di vino e birra; 27,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia mediante l’incremento al 9,5% delle percentuali di compensazione Iva applicabili alle cessioni di bovini e suini vivi.
Confesercenti Parma è come sempre a disposizione degli associati per informazioni e consulenza in merito ai beneficiari e alla modalità di accesso ai fondi.