Scenari di previsione sull’economia locale: Parma quarta provincia in regione con Pil +6%

L’ufficio Informazione economica della Camera di commercio di Parma ha diffuso gli scenari di previsione ad ottobre 2021, elaborati dal sistema camerale regionale su dati Prometeia, che evidenziano una previsione di crescita del PIL del 6%, in miglioramento rispetto al +5,6% indicato lo scorso aprile, a testimonianza dell’accelerazione delle imprese nel secondo semestre. Parma è la prima provincia per crescita nell’industria con +12,6% e registra segnali positivi dal mercato del lavoro con l’occupazione a +1,6%.

La crescita del PIL per il 2021 al 6%, dopo aver chiuso il 2020 con -7,5%, si conferma sostanzialmente in linea con l’incremento stimato nazionale (6,1%), regionale (6,5%) e mondiale (5,9%), ma superiore a quello medio dei Paesi dell’area Euro (5%).

A crescere di più a Parma nel 2021 saranno le costruzioni con +15% (regionale e nazionale a +20,9%), grazie anche agli incentivi che interessano il settore dell’edilizia, dopo aver chiuso il 2020 a -4,8%. L’industria, dopo aver chiuso il 2020 con -8,8%, registrerà un +12,6% trainando la crescita del comparto a livello regionale (che in media, pur positivo, si ferma a +10,5%), superiore anche al +10,5% nazionale. Ripresa più contenuta per il settore dei servizi, +2,3% (stimata per +2,9% lo scorso aprile), che però recupereranno da -7,2% nel 2020, pur risultando inferiore al dato regionale e nazionale, entrambi a +4,2%. Stenterà l’agricoltura, per cui si prevede un -0,7% entro la fine del 2021 (regionale +1%), dopo il recupero da -1,3% del 2020.

E’ confermata una crescita della domanda, in particolare estera, che spinge le prospettive di ripresa dell’economia locale. L’export parmense che, a differenza del resto della regione, era stato l’unico a registrare nel 2020 un +0,9% di volume di vendite verso tutto il mondo, contro una diminuzione media regionale di 8,2%, registrerà per il 2021 una crescita di +8,9% (0,6 punti percentuali in più rispetto a quanto stimato ad aprile) e +6,2% (anziché lo stimato +4,1%) per il 2022: valori importanti, nel rispetto di una tradizione ormai di trend in salita. Anche l’import parmense crescerà nel 2021 (+16,4%), dopo un -12,3% del 2020 e una stima di +20,1% nel 2022, indice ulteriore di vivacità sui mercati internazionali.

Interessante anche l’aumento previsto per il reddito disponibile delle famiglie che, con un +5,6% per il 2021 (rispetto alla stima di +4,9% dello scorso aprile), dovrebbe incidere dando maggiore impulso ai consumi interni.

Segnali positivi, infine, dal mercato del lavoro: le previsioni sull’occupazione indicano un’inversione di tendenza già nel corso del 2021, con incremento dell’1,6% (regionale +0,5%), quando il 2020 si era chiuso con -1,8% e soprattutto ad aprile 2021 erano ancora stimate a -0,03%. La crescita dell’occupazione dovrebbe quindi rafforzarsi nel 2022 con +2%, lievemente al di sopra della media regionale. Previsioni migliori sul tasso di disoccupazione che dovrebbe passare dal 5,9% del 2020 al 5,7% nel 2021 (rispetto al +7% stimato lo scorso aprile), per poi risalire lievemente nel 2022 a +6%.

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