E’ scattato ieri l’obbligo di green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro. “Una misura che per le nostre imprese rappresenta un onere non semplice da adempiere – spiega Francesca Chittolini, Presidente di Confesercenti Parma – che verrà gestito, così come accade per altri adempimenti, con la consueta responsabilità e professionalità da parte del mondo imprenditoriale. L’auspicio è che l’introduzione di questo strumento possa imprimere un’accelerazione decisiva alla campagna vaccinale, in modo da ottenere nel breve-medio periodo la copertura necessaria a superare l’esigenza stessa del passaporto verde”.
Un forte impegno al rispetto delle regole per salvaguardare il bene comune, anche se sono diverse le difficoltà che le micro e piccole imprese potrebbero trovarsi a fronteggiare: “La possibilità di sostituzione del lavoratore sprovvisto di green pass, prevista per le PMI, non va oltre i 20 giorni – spiega la Presidente Chittolini -. Esiste un rischio per le imprese, attuale e concreto, di accusare carenze di personale per tutto il periodo natalizio, tipicamente ad intensificazione stagionale delle attività, soprattutto nel comparto turistico e dei pubblici esercizi. Questo si traduce in ulteriori oneri a carico delle imprese: se il lavoratore riveste un ruolo strategico per l’azienda, ad esempio il cuoco di un ristorante, i datori di lavoro potrebbero vedersi costretti a sostenere impropriamente i costi dei tamponi per il dipendente pur di non bloccare le attività”.
Confesercenti Nazionale richiederà quindi un intervento del legislatore: “Servono modifiche in sede di conversione del Decreto – conclude la Presidente Chittolini – per facilitare l’accesso alle sostituzioni, equiparare i costi del contratto di sostituzione a quelli del lavoro stagionale ed allungare i 20 giorni di sostituzione previsti dalla norma. Un intervento che rappresenterebbe un sostegno importante per le imprese in un periodo, quello natalizio, strategico in termini economici per il bilancio delle aziende”.