Il nuovo regolamento comunale penalizza le imprese cittadine

In riferimento al nuovo regolamento riguardante pubblici esercizi e attività alimentari artigiane della nostra città, Confesercenti Parma ribadisce con forza quanto già più volte evidenziato all’Amministrazione Comunale; ovvero che l’attuazione di tale regolamento non può essere una soluzione concreta al problema annoso della civile convivenza tra chi svolge lecitamente attività di impresa e cittadini residenti. A nostro avviso è evidente che si sia scelto di gestire un tema complesso attraverso la soluzione più facile da attuare. Tale presa di posizione andrà a penalizzare decine di attività e imprese operanti in un contesto di per sé già complesso per le ripercussioni post covid-19.
Si è parlato più volte di fare sistema e di provare tutti insieme ad uscire da questo periodo buio, ma di punto in bianco viene proposto questo nuovo regolamento che peggiora quello del 2013 che già palesa forti limiti e lacune. Facciamo spesso cenno ad una città inclusiva, vivace e attrattiva per giovani, visitatori e turisti, ma oggi ci ritroviamo, nel bel mezzo di una radicata crisi economica e sociale, con un regolamento che va a penalizzare fortemente chi ha investito e chi vuole investire nella nostra città. Dovremmo lavorare insieme per preservare e proteggere le piccole imprese del nostro territorio invece di assoggettarle a regolamenti sempre più stringenti.
In tempi non sospetti abbiamo chiesto ai nostri esercenti responsabilità e coraggio; la risposta è stata straordinaria. Centinaia di piccole attività, nel periodo di lockdown, hanno fornito importanti servizi di prossimità in modo che nessuno restasse escluso. Per mesi in nostri imprenditori sono stati una certezza in un contesto caratterizzato dalla paura del futuro, oggi invece li si va a penalizzare in modo evidente. Per le mancanze di pochi singoli si è scelto di intervenire su un’intera categoria che sta faticosamente cercando di portare avanti, con orgoglio e giudizio, la propria attività.
Il metodo utilizzato, e le tempistiche scelte, rappresentano un’evidente volontà politica di non risolvere in modo strutturale il problema. Le nostre imprese rappresentano un valore aggiunto per la nostra società e meritano di avere maggiore attenzione e supporto.
Come Confesercenti Parma mettiamo, inoltre, in discussione la legittimità giuridica di tale intervento, in totale discrasia con l’ordinamento nazionale, orientato invece verso una liberalizzazione degli orari e della libertà di impresa.
Con questa decisione l’Amministrazione ha deciso di spostare il problema su zone della città che non sono toccate dall’attuale regolamento senza andare a monte della questione. Da parte nostra crediamo che le riposte ad un tema così articolato dovrebbero venire in via prioritaria da un presidio maggiore delle forze dell’ordine, con più controlli e sanzioni eque per chi non rispetta le regole, divieto di consumo in strada dopo un certo orario e servizio esclusivo ai clienti seduti ai tavoli, sanzioni per i singoli avventori che non rispettano le regole e che procurano molestie alla quiete pubblica.
Le nostre aziende, i nostri imprenditori hanno bisogno di un’Amministrazione che li supporti e li sostenga per uscire dal periodo più complesso che la storia ricordi. Proprio per questo motivo servirebbe un approfondimento ulteriore per rivedere insieme tutto l’impianto della proposta. La nostra Associazione, così come i nostri associati, sono a disposizione per trovare una soluzione equa e equilibrata tra le parti.
Come Confesercenti Parma chiediamo al Sindaco e all’Assessore al Commercio di tornare sui propri passi, di sostenere ed essere al fianco delle imprese cittadine fin che siamo in tempo.
Il direttore
Antonio Vinci