Abolita la licenza UTF sugli alcolici per bar e ristoranti

Nelle disposizioni del DDL Concorrenza, approvato in lettura definitiva dal Senato ad agosto, tra i vari provvedimenti, evidenzia Confesercenti, c’era anche l’abolizione della licenza UTF per la vendita di bevande alcoliche nei pubblici esercizi. Informiamo tutti gli interessati, che con nota specifica dei giorni scorsi, la locale Agenzia delle Dogane di Parma ci ha comunicato la definitiva entrata in vigore della semplificazione, a far tempo dallo scorso 29 Agosto. Pertanto in caso di nuova licenza, subentro nell’attività o affitto di azienda, non sarà più necessario fare denuncia ed attendere il rilascio della licenza Utf.
Quelle già in possesso decadono, mentre chi era in attesa può riavere la documentazione e le marche da bollo recandosi all’Agenzia delle Dogane competente per la nostra provincia. Una nuova semplificazione dunque per il nostro settore, estesa peraltro alle imprese turistico ricettive, ai locali di intrattenimento ed ai rifugi alpini mentre non è chiaro se anche il settore alimentare sia compreso.
L’associazione dei pubblici esercizi di Confesercenti riconosce che si tratta di un passo avanti nella sburocratizzazione, “ ma – afferma Stefano Cantoni, responsabile del settore a Parma – siamo ancora lontani dalle aspettative che abbiamo, ad esempio se pensiamo ai tantissimi cartelli che vanno esposti, pensati quando ancora non c’erano gli schermi digitali, e non ancora sostituibili ad esempio da file su monitor né condivisibili con i clienti”.

Già dal 1999 non vi era più l’obbligo di pagare il diritto annuale riferito alla licenza UTF, però si doveva comunque procede alla richiesta della licenza ed alla sua conservazione per i vari controlli.

Il Governo con il comma 179 dell’art. 1, ha modificato l’art. 29 del D.Lgs. 504/1995 (T.U. sulle accise) escludendo esplicitamente dall’obbligo di richiedere l’Utf, gli esercizi pubblici, gli esercizi di intrattenimento al pubblico, gli esercizi ricettivi ed i rifugi alpini.